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Valle d'Aosta

Courmayeur -Monte Bianco


Il Monte Bianco
Il Monte Bianco non è solo, con la sua cima glaciale di 4.810 m, la vetta più alta d'Europa ma è soprattutto un ampio e complesso massiccio con 40 vette oltre i 4.000 m, ardite guglie granitiche, creste affilate e un centinaio di ghiacciai.
L'intero gruppo si estende per oltre 400 Km2 a cavallo fra Francia, Italia e Svizzera.
E' un ambiente di sconfinata bellezza che l'uomo ha finora poco intaccato e che conserva un fascino quasi primordiale. Ambienti di alta quota, unici in Europa, cedono il posto, a quote più basse, ad ampie valli glaciali verdeggianti. E' il paradiso degli alpinisti che vi trovano vie di tutte le difficoltà su roccia, ghiaccio e misto, ma offre innumerevoli possibilità anche agli escursionisti. Settembre 2009: Le ultime misurazioni accurate dell'altezza del Monte Bianco, effettuate da scienziati francesi, hanno stabilito per la vetta più alta delle Alpi la misura di 4.810,45 m. La sommità del Monte Bianco è glaciale e la sua altezza dipende quindi dalle precipitazioni nevose e dagli accumuli provocati dal vento.
Sul versante italiano si stendono ai piedi del Monte Bianco due splendide valli facilmente accessibili, la Val Veny e la Val Ferret. Queste vallate offrono una vista magnifica sul massiccio e sono di enorme interesse naturalistico, sono infatti tutelate quali siti di interesse comunitario (S.I.C.).
La pianeggiante Val Ferret ha un fondovalle attraversato da un placido torrente, costeggiato dalla strada. Alterna prati ed aree umide mentre i fianchi sono ricoperti di alneti e radi boschi di larici. Straordinaria la vista sull'himalayano versante della Brenva e sulla parete Est delle Grandes Jorasses. Alla testa della valle si stende la lingua terminale del ghiacciaio di Pré de Bard, in vistoso ritiro. Sul versante sinistro della Val Ferret, opposto alle granitiche Grandes Jorasses, c'è un eccezionale itinerario panoramico che si sviluppa lungo l'erboso crinale che dal Mont de La Saxe sale alla Testa Bernarda. Su questo versante vi sono 3 rifugi, comodamente accessibili, che possono essere punto d'appoggio per lunghi trekking o meta di un'escursione di un giorno. In inverno lungo la Val Ferret si snoda una fantastica pista di fondo, in estate vi è un ottimo campo di golf. Il bel torrente è una riserva di pesca con zona no-kill.
La Val Veny è più glaciale, con due ghiacciai, quello della Brenva, al suo imbocco, e quello del Miage, più a monte, che si spingono fino al fondovalle.
La strada inizia ripida fino a raggiungere il santuario di Notre Dame de la Guérison, proprio di fronte alla maestosa cascata di ghiaccio costituita dal ghiacciaio della Brenva.
Poco oltre, la valle diventa ampia e pianeggiante con boschi alternati ad ampie radure. Un'area attrezzata per il picnic, campeggi, rifugi ed altre strutture offrono accoglienza e ristoro.
Ogni 2 anni, l'ormai famoso bosco del Peutery, diventa il cuore della manifestazione Celtica

La valle riprende quindi a salire fino a raggiungere il fronte del ghiacciaio del Miage, dalla caratteristica forma a tenaglia. Si risale ancora a lato della morena destra del ghiacciaio fino a raggiungere il Lac Combal (1.950 m), una vasta area umida d'alta quota, solcata da numerosi rivoli e torrenti. L'area ospita numerose specie igrofile, tra le quali spiccano, anche per i profani, i bei pennacchi bianchi degli eriofori e numerose orchidee selvatiche. Attorno al lago si incontra invece la bellissima Aquilegia alpina, pianta protetta dalla Legge Regionale 45/2009 sulla protezione della flora.

Courmayeur
Courmayeur è stata una delle prime località delle Alpi ad avere uno sviluppo turistico, basato, prima ancora dell'avvento dell'alpinismo, sulle sue numerose sorgenti termali, frequentate dall'aristocrazia sabauda fin dal XVIII secolo. Da piccolo paese di agricoltori, Courmayeur è divenuto una rinomata stazione per lo sci alpino e una delle più raffinate località di villeggiatura d'Italia.
Il comune è composto da numerosi villaggi, sparsi sul territorio. Il capoluogo conserva una torre medievale, la Tour Malluquin, documentata già nel 1351. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Pantaleone, è di antichissimo impianto ed è stata più volte trasformata nel corso dei secoli. Il campanile è del XIV secolo ed è stato anch'esso modificato nel tempo anche per ragioni statiche.
A Courmayeur venne fondata nel 1850 la Società delle guide, la prima in Italia e seconda al mondo solo a quella di Chamonix. La storica casa delle guide ospita l'interessante Museo alpino Duca degli Abruzzi, inaugurato nel 1929, che permette di conoscere l'attività e la storia delle guide di Courmayeur, compresa la loro partecipazione ad importanti e storiche spedizioni extraeuropee. Il Museo accoglie anche un'esposizione di bellissimi cristalli raccolti nel massiccio del Monte Bianco.
Courmayeur annovera fra i suoi affezionati ospiti, numerose personalità dell'economia, della politica e della cultura. Ogni anno la Fondazione Courmayeur organizza gli "incontri di Courmayeur", serate nelle quali intellettuali come Giuseppe De Rita, Mario Deaglio, Mario Calabresi incontrano residenti e turisti portando il proprio interessante contributo su vari temi di attualità.

Traforo del Monte Bianco

Da Courmayeur si raggiunge Chamonix attraverso il tunnel del Monte Bianco, lungo 11,6 Km, che dal 1965 unisce rapidamente i due Paesi transalpini.

 

 

Le foto

Courmayeur

 

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